giovedì 3 aprile 2014

I Simpson e la filosofia

da una proposta di Rosa La Camera
" I Simpson e la Filosofia" di William Irwin, Mark T. Conard, Aeon J. Skoble.

Secondo Sartre l'autostima deriva in parte dalle parole degli altri. Coloro che ci sono più vicini hanno naturalmente più voce in capitolo. Come la maggior parte dei bambini, Flaubert ebbe il primo contatto con il mondo attraverso i genitori. In superfice sembrava che con loro avesse una relazione affettuosa, ma Sartre osserva che un bambino ha bisogno di qualcosa di più. 



Durante la crescita un bambino ha bisogno di sapere  che la sua esistenza ha uno scopo e che è importante. I suoi progetti, per quanto piccoli, devo essere alimentati e criticati, esaminati ed approvati attraverso un utilizzo affettuoso del linguaggio. In tal modo il bambino si forma delle basi e sa di non essere solo al mondo. " Non si tratta qui di congetture", afferma Sartre. " Bisogna che un bambino abbia il mandato di vivere: i genitori sono i mandanti". Un modo in cui un genitore può rilasciare questo mandato è attraverso la comunicazione costante supportata da parole affettuose e azioni premurose. Sembra che i genitori di Flaubert non abbiano avuto queste attenzioni e quindi il futuro romanziere si sia rinchiuso in se stesso e abbia cominciato a parlare più tardi degli altri suoi coetanei più felici di lui.
Nonostante la fantasiosa Springfield sia tutt'altra cosa rispetto alla campagna francese (come Bart scopre nel suo sventurato studio all'estero in "Crêpes alle Crêpes, vino al vino), l'infanzia di Maggie ha qualche somiglianza con quella di Flaubert. Sartre racconta che la madre di Flaubert prestò attenzione ai bisogni materiali del figlio ma non a quelli spirituali. Madam Flaubert è descritta come " eccellente madre ma non deliziosa; puntuale, zelante, abile. Nient'altro." Che tipo di amore ha la madre di Maggie nei confronti della figlia? La risposta non è semplice. Di fatto sembra che Marge Simpson ami profondamente la figlia più piccola,ma come quello di madame Flaubert il suo amore è pratico e ha principalmente lo scopo di sfamare, lavare, vestire, e rimboccare le coperte alla figlia. A volte sembra che Marge tratti l'aspirapolvere con la stessa cura che riserva ai figli. Nella sigla iniziale il cassiere del supermercato tira fuori Maggie dal carrello della spesa come se fosse un qualsiasi altro prodotto di cui battere il prezzo. Quando Marge, che non trova più la figlia, scopre che è al sicuro in una delle borse della spesa si sente sollevata. E' come se il suo ruolo di madre si esaurisse  nel portare a casa la spesa e la figlia sana e salva.
Naturalmente se Maggie cresce con poca stima in se stessa non è tutta colpa di Marge. Homer non è certo il classico padre amorevole.
Non ci si può aspettate molto affetto da uno che canta " preferisco bere una birra piuttosto che diventare padre dell'anno" (Simpsoncalifragilistichespirali-d'oh-so). E' vero, è Homer che convince il signor Burns ad accettare Larry, il figlio illegittimo ( interpretato da Rodney Dangerfield in Burns Baby Burns), sostenendo che " nonostante a volte i bambini sono odiosi e puzzolenti, possono sempre contare sull'amore dei loro padri". Ed è anche vero che alla fine accetta l'esistenza di Maggie e sfodera nel suo ufficio varie foto di sua figlia (E con Maggie son tre), ma questi saltuari moti affettuosi non fanno di Homer il perfetto genitore di cui parla Sartre.

E' illuminante che in Casa dolce casettina-uccia-ina-ina, un episodio in cui i Simpson perdono la custodia dei figli che vengono affidati agli onesti vicini, i Flanders, Maggie cambi grazie alle attenzioni che le vengono date. Circondata dalle cure costanti e da un rinnovato interesse, alla silenziosa Maggie viene improvvisamente voglia di parlare e, con sorpresa di tutti, nell'auto di Ned Flanders dice la parola "papa paparinolo". Poco prima i fratelli maggiori di Maggie avevano commentato il cambiamento positivo della sorella  dopo che gli assistenti sociali l'avevano portata via dalla casa dei genitori.


  Bart: Non abbiamo mai visto Maggie ridere così tanto.
  Lisa: Be', quand'è stata l'ultima volta che papà le ha dato così tante attenzioni?
  Bart: Quando ha ingoiato un quarto di dollaro è stato con lei tutto il giorno.

In questo episodio viene dimostrata la tesi di Sartre: grazie all'amore e all'attenzione dei genitori un bambino inizia ad esprimersi attraverso le parole, ma se queste vengono a mancare il bambino sprofonda nel silenzio e senza parole è probabile che non sviluppi molta autostima. Bambini del genere saranno anche considerati inferiori, ma come il signor Burns impara a sue spese , raramente apprezzanoche si tocchi il loro lecca lecca.

5 commenti:

  1. C'è un libro, che si chiama credo "I Simpson e la filosofia" o "la filosofia nei Simpson"...(nino)

    qui! http://www.amazon.it/I-Simpson-filosofia-William-Irwin/dp/8876382372

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  2. Il blog si è mangiato il mio commento e ora? come posso dire di nuovo tutto quello che ho scritto se lo scrivevo tra le lacrime. Bello, Bello Bello. E brava...Prova a indovinare cosa ho pensato di quanto hai scritto

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  3. Prima la voce, poi le parole; per gli esseri umani i "suoni" di un altro essere umano sono come "latte e miele" che nutre speranza ed autostima.
    Ringrazio Giorgio per la sua pazienza a rimediare alle mie tante sbavature, non c'è editore migliore di lui.

    Rosa L.

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  4. Post che ha una sua valenza per il mio lavoro.
    Studiai Sartre, Flaubert e tanti altri, ma verificarne le teorie attraverso la prassi con i bambini è qualcosa cha va sperimentato: è vero è necessario accrescere nei piccoli l'autostima attraverso l'affettività e l'attenzione da parte di chi si occupa di loro, questo per me accade tutti i giorni.
    Il problema però negli ultimi anni è un altro: i genitori di queste generazioni sono fragili, insicuri e pieni di cose da fare, e occuparsi dei figli o curarsi di loro costituisce semplicemente un'altra cosa da fare, non la cosa più importante da fare!
    Questo è ciò che ho osservato in nove anni all'Infanzia, e più si va avanti, più mi rendo conto che la situazione peggiora.
    Bisognerebbe scrivere una pedagogia che aiuti i genitori ad essere tali: si sono perse di vista mete fondamentali, purtroppo.
    Grazie Rosa per il tuo prezioso contributo.
    L.I.

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  5. Pezzo molto particolare. Io i Simpson li vedevo insieme a mio figlio, a lui piacciono tanto.
    Grazie.
    Nina

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